Molte aziende nel settore B2B stanno ancora evitando di inserire i social media nei piani di comunicazione, chiedendosi se ne valga la pena e se abbiano da dire qualche cosa ai propri clienti in un contesto del genere.
I social media vengono ancora percepiti come luoghi di incontro virtuale legati ad una sfera personale e non professionale.
In realtà è già da tempo che anche attraverso i social network le persone si scambiano esperienze anche relative al mondo del lavoro e alla scelta di prodotti, servizi e fornitori.
La condivisione delle esperienze in rete è realizzata soprattutto grazie ai social, proprio come tempo fa accadeva quando si andava ad una fiera e si iniziavano conversazioni e relazioni tra professionisti.
Le fiere si sono sempre fatte, senza avere la possibilità di misurare esattamente che incidenza avessero sulle vendite, con l’obiettivo di fare pubbliche relazioni e apparire sul proprio mercato di riferimento.
Lo stesso meccanismo si applica oggi per LinkedIn, Twitter, Google Plus, blog aziendali e forum: si tratta di offrire modi e strumenti per dialogare, aprire relazioni, scambiare impressioni ed emozioni.
Una occasione per influenzare il mercato e comunicare le proprie idee in modo differente.
È per questo che i social media stanno guadagnando terreno rispetto a fiere e seminari nei piani marketing anche delle aziende B2B, perché riescono a portare le informazioni presso gli interessati, senza pretendere che siano essi a venire da noi.
Alcune statistiche prese in rete, anche se non relative alla sola Italia:
Il 25% delle aziende B2B dichiara di aver usato anche LinkedIn per decidere sull’acquisto di prodotti e servizi industriali.
Il 12% trova utile leggere le opinioni sui forum prima di acquistare nuovi prodotti
In breve, i social media non sono altro che un nuovo e aggiuntivo strumento di marketing con cui costruire in modo rapido ed efficace maggiore consapevolezza e reputazione della propria azienda e dei propri prodotti.
La strategia attraverso i social media deve rispondere a tre domande fondamentali:
1) Quali sono gli obiettivi di business e le opportunità che voglio cogliere?
2) Chi sono i pubblici che voglio raggiungere?
3) Qual è la piattaforma di social network che meglio mi aiuta a raccogliere e trasmettere i miei contenuti aziendali e farli arrivare al giusto target di lettori?
Un caso di studio: CaseClasseA
Si consideri una società di costruzione di case ecosostenibili, realizzate secondo rigorosi criteri KasaKlima per l’efficienza energetica.
Dopo aver fatto molti investimenti per acquisire tutte le competenze e aver realizzato le prime unità abitative, l’azienda ha deciso di iniziare una massiccia attività di comunicazione via web attraverso il sito internet (su piattaforma wordpress) e un blog dedicato, oltre che alla pagine facebook, linkedIn, ecc
In particolare sul blog ha iniziato la pubblicazione continuativa di storie di successo, esperienze fatte nella realizzazione di queste case, mostrando passo passo i benefici ottenibili e già ottenuti. Ora l’azienda è riuscita a ricavare una propria nicchia di leadership nel territorio di interesse (la Lombardia) grazie anche a questa attività di comunicazione online e rappresenta un punto di riferimento sia come fornitore di soluzioni edilizie che come centro di formazione di nuove generazioni di progettisti e architetti.
Conclusioni?
Un efficace programma di social media è necessario e porta grandi risultati, ma è uno strumento.
Quello che ci sta a monte è la competenza e la decisione strategica di usare con continuità questa competenza per parlare a coloro che stanno cercando soluzioni simili in modo autorevole.
Cosa deve fare una azienda? Valutare la propria strategia di comunicazione online sui social media e laddove non abbia tutte le competenze interne necessarie o laddove i risultati stentino ad arrivare, confrontarsi con una agenzia di web marketing come 39Marketing in grado di impostare e gestire piani media efficaci e sintonizzati sugli obiettivi aziendali. Comunica con 39Marketing