Possiamo tranquillamente rispondere che accadono cose belle, concrete e positive.

Non è un caso che Politica sia stata scritta con la P maiuscola, perchè il privilegio di partecipare all’evento Wwworkers Camp è stato di incontrare Deputati sensibili alle esigenze dei lavoratori “in rete” e pronti ad ascoltare sia storie di successo che richieste di innovazione e aggiornamento delle normative.Facciamo un passo indietro. Di cosa stiamo parlando?
Si è svolto il 7 maggio il meeting annuale che coinvolge la community dei wwworkers composta da artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, contadini digitali che hanno scelto di abbracciare le nuove tecnologie per posizionarsi online, ampliare il business e raggiungere nuovi mercati.
Questa edizione è stata organizzata dalla community Wwworkers.it insieme all’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà della Camera dei Deputati all’interno della Camera dei Deputati.

Il contesto, le persone, le esperienze raccontate, gli aggiornamenti sulla attività parlamentare in atto sono stati il cuore dei tanti contenuti concreti condivisi nell’incontro.

In particolare è stato discusso in modo dettagliato il Manifesto dei wwworkers con le 10 azioni per portare l’Italia verso il digitale e la risposta da parte dei Deputati presenti è stata davvero interessante e utile grazie alla presentazione di quanto sia già al tavolo di lavoro (es. digital divide tecnologico), di quanto richieda necessariamente più tempo e di quanto invece non fosse stato pensato, ma che in effetti debba essere realizzato anche in tempi brevi.

Una riflessione su tutte è però rimasta come argomento da presidiare e su cui agire per arrivare ad una soluzione, condizione imprescindibile per uno reale sviluppo delle attività commerciali in rete: il superamento del digital divide culturale.
Una difficoltà che si riscontra sia da parte del mercato e dei clienti, ma purtroppo si riscontra ancora molto anche tra gli imprenditori. Questi ultimi troppo spesso non sanno come realmente utilizzare la rete e il mondo digitale per migliorare i propri processi produttivi e innovare i modelli di business per rendere più competitive le proprie aziende.

L’esperienza diretta di molti dei presenti è stata proprio la mancanza di familiarità con le opportunità del digitale da parte di tutti gli attori del business: dalla pubblica amministrazione, che stenta a recepire nuove figure professionali e nuove modalità di contratto, alle aziende che talvolta si limitano alla moda tecnologica, aprendo portali e-commerce senza adeguate riflessioni e business plan, ai clienti che per timore, cultura o per scarsa affinità con la tecnologia scarseggiano di iniziativa online.

Una riflessione critica ci sentiamo però di fare sulla modalità con cui sono state presentate nell’incontro le esperienze dei wworkers; una modalità che può generare confusione anche rispetto alle iniziative politiche da intraprendere. Riteniamo infatti che le presentazioni fatte dai vari imprenditori avrebbero dovuto essere divise tra coloro che hanno usato la rete come semplice strumento in più per vendere, mantenendo la loro attività artigianale inalterata e coloro che invece hanno fatto un ulteriore passo usando la rete per vendere e creare valore dove mai con un business locale da piccola impresa avrebbero potuto fare.

Resta comunque in toto l’importanza di una iniziativa come il Wwworkers Camp e la partecipazione degli esponenti politici, e necessario un ringraziamento agli organizzatori, a partire dall’anima della community Giampaolo Colletti, e Anna Masera insieme ai Deputati Antonio Palmieri e Stefano Quintarelli.