Ways To Track SEO Results Effectively

It is an important aspect and everyone knows that whatever activity we carry out there has to be a system to measure it to understand its success.

Similarly, in Search Engine Optimization (SEO) measurement of performance is vital to understand its success. People do mention that by keyword ranking we can get an idea about the traffic however, that undermines the role of the marketing team and does not give the true picture. The marketing team can explain that how organic search is essential and it can bring revenues to the organization.

As discussed one cannot base their findings on a single metric like keyword ranking. What one needs to do is track multiple metrics or Key Performance Indicators (KPIs). These are nothing but data which one can obtain from the website with the help of the either the basic Google Analytics or the more advanced KISSmetrics.

However, one needs to understand that these metrics that we are discussing about are indicators and not exact measurements.

Understanding the metrics

Let us look at a few indicators which can help us in tracking our SEO results effectively:

Using keywords ranking.
This is used to understand from where the traffic is coming. It is used to measure specific terms and can help in understanding if we are ahead of the competition or not. It is vital that the organization targets the right keywords. If the rank of the keywords is not high, then one needs to target the keywords less competitively. In due course of time the keywords need to improve. If that is not happening, then something is awry with the SEO plan.

Searching traffic organically.
One needs to find out how they are faring on search engines. It would bode well for organizations to track their search engine traffic per month and make the necessary changes to make sure that it is increasing. Another aspect that should be kept in mid is that this tracking should be done over a period of a couple of months for the simple reason that changes in seasons can affect search engine traffic.Tracking the average time spent on page.

Tracking the average time spent on page.
companies need to measure how much time are visitors spending when they land on their page. If the content is interesting they will spend more time. If not, then they will leave. Well, the ideal scenario for the company would be to achieve the in between scenario. The goal should be to satisfy as many readers as possible so it will help in increasing the rank of the page.

Keeping an eye one the visitors.
what one needs to understand is that once the visitor comes on the landing page then how often do they continue to read other contents on the site. To understand if the internal linking process if sound one should track pages per visitor. However, if the site or blog is new then the number will be relatively low and one should not feel disheartened by it. The number should be recorded along with the date. Ideally, this number should increase over time.

Revisits.
The number of visitors that keep on returning give an idea how appealing the content is. The content on your website must be of high quality, check your content on Edusson Help Guides. If the website has sub – par content, then visitors are not going to come back and you cannot add them to your E-mail list also which by the way is another way to get them back to visit. If visitors are not coming back it is a bad thing period. Returning visitors are the most valuable traffic that you have

Conclusion

In conclusion, one would want to say that SEO is a serious business and it would make sense to invest in it smartly. If done well it can bring in a lot of revenue for the organization so it should be monitored properly and one can monitor it using the above metrics and ascertain whether the results of SEO are effective or not.

This article was prepared by Edusson AU Community.

Content Marketing è anche Content Curation

Il post di oggi potrà sembrare strano a molti, ma tratta di un aspetto del content marketing importante per le aziende e i professionisti che hanno come obiettivo quello di posizionarsi come leader e punto di riferimento nel proprio settore.

In sinergia con la vostra strategia di creazione originale di contenuti marketing dovreste sempre inserire nel vostro calendario editoriale una quota di informazioni rilevanti pubblicati da altri.
Condividere contenuti di valore prodotti da altri ha certamente almeno due vantaggi:

Miglioramento della Leadership:
Proporre al vostro pubblico i migliori contributi relativi al vostro mercato vi pone nella posizione di esperti e opinion leader.

Ottimizzazione delle risorse:
Condividere contributi di altri aiuta a rendere il proprio piano editoriale continuo, consistente e rilevante, anche quando il tempo per fare tutto sfugge.

Il suggerimento è quello di dosare i contenuti originali con quelli condivisi prodotti dal altri in un rapporto 65% – 35%

“La chiave per la cura dei contenuti è distinguere con cura tra condivisione e aggregazione”

In sostanza, quello che stiamo proponendo come virtuoso non è una semplice aggregazione e condivisione senza commento di contenuti proposti da altri.
I vostri lettori aspettano che ad una condivisione corrisponda anche il vostro commento per spiegare il valore del contenuto proposto.

Cosa ne dite? Lavorare in rete significa davvero fare networking e quindi abbandonare sentimenti di gelosia ed esclusiva, per aprirsi alla condivisione e alla partecipazione con gli altri attori del proprio mercato. Senza timore!

Buon lavoro

Donatella Ardemagni – 39Marketing

Twitter: usarlo come una Star!

Parlando con molte persone che non sono professionisti del marketing, ci si rende conto di quanti errori si possano fare con Twitter, e come essi finiscano per limitare i risultati che si possono ottenere con questo potente social media.

Infatti, quello che mi piace di Twitter è che tutti possono avere successo, tutti possono far sentire la propria voce e innescare conversazioni, indipendentemente dalle dimensioni del budget di marketing o dalla notorietà dell’account.

Vediamo quali sono i 10 errori più comuni da evitare su Twitter per avere successo.

  1. non completare il profilo personale. La descrizione deve subito far capire chi siamo, cosa ci interessa e se si tratta di un account business gli hashtag principali e il link al sito web o alla e-mail. [Mai dimenticare che il profilo può essere la call to action per un contatto comemrciale successivo, aiutiamo i follower a trovarci!]
  2. non pubblicare abbastanza. Ricordate che non è sempre necessario twittare qualche cosa di originale, ma si possono commentare contenuti o tweet di altri, oppure riproporre propri contenuti già pubblicati.
  3. non twittare in modo consistente sugli argomenti principali. Twitter non premia la generalità, ma preferisce la specializzazione. Qualche tweet fuori tema va bene, ma se vi occupate di un argomento, il 9o% dei vostri tweet o retweet dovrà essere relativo ad esso.
  4. non schedulare la pubblicazione. Twitter apprezza la quantità di post pubblicati e la continuità. Siamo d’accordo però che seguire l’account non è l’unica cosa da fare in un agiornata di lavoro, quindi è necessario pensare a come programmare la pubblicazione dei tweet anche quando siamo occupati o siamo in vacanza. Klout e Hootsuite o un programma di Marketing Automation vi renderanno la vita molto facile!
  5. non cercate di vendere dal primo tweet. Vale la regola di tutti i social media: si ha successo se si instaurano relazioni e conversazioni. L’atteggiamento del “Compra compra” non ha mai successo. Reputazione, credibilità e fiducia sono gli elementi da costruire prima di ogni approccio alla vendita.
  6. non cercate di vendere con un tweet. Non è il social media transazionale migliore. Potete accelerare la conoscenza della vostra offerta, migliorare le visite verso il vostro sito, ma vi sfido davvero a vendere con un tweet. Se ci riuscite fatecelo sapere …. sarete i nostri eroi!
  7. non fornire valore. Il valore su Twitter si presenta sotto forma di informazioni che i follower vogliono avere o stanno cercando. Se non si dispone di informazioni preziose sufficienti sul proprio sito web da condividere su Twitter, è possibile segnalare contenuti di altri siti.
  8. non chiudersi nel proprio account. Partecipate alle conversazioni, commentate, scrivete il vostro parere su blog e siti, registrandovi con il vostro account Twitter. I follower aumenteranno in modo automatico.
  9. non arrendersi e prendersi il giusto tempo. Twitter ha bisogno di un pò di tempo per dare i risultati sperati, non desistete e cercate di ottimizzare al massimo la vostra presenza. Twitter è il social network con il tasso di abbandono più immediato di tutti gli altri. Non si capisce perchè chi si avvicina a Twitter sia così impaziente. Come luogo di relazione virtuale ha i suoi tempi che devono essere rispettati.
  10. non trascurate il vostro target. Per essere efficaci ovviamente dovete conoscere bene a chi vi rivolgete. Come tra persone, la conversazione ha senso ed è piacevole se gli argomenti interessano i partecipanti, altrimenti noia e fuga sono sempre in agguato!

Ricordate che Twitter offre un sistema semplice e chiaro di analisi statistica dei risultati dell’account. Vi servirà per capire quali argomenti siano migliori per suscitare interessi, commenti e retweet, oltre a conoscere gli account più influenti e capaci di darvi visibilità.

Cosa ne dite? provate anche voi? se volete dare una occhiata ai nostri Account ecco qui i link

@39webmarketing

@DoniArdemagni

Engagement, Content Marketing e Marketing Automation

Il coinvolgimento del cliente e l’interazione frequente con l’azienda sono gli obiettivi principali di un piano di Engagement Marketing.

Per le Aziende significa adottare una “personalità” aperta e un atteggiamento collaborativo nei confronti del proprio pubblico (clienti e potenziali clienti).

Per le Aziende significa, anche, imparare a sfruttare al meglio internet che favorisce gli scambi con il mercato di riferimento, nel bene e nel male.
I lettori, infatti, non rinunciano a lasciare la loro opinione su un prodotto o un servizio, anche con recensioni negative o commenti sfavorevoli.

Ecco perchè è importante che le Aziende sviluppino le tecniche adeguate per comprendere il loro pubblico e come soddisfare al meglio le esigenze di ogni segmento di esso.
Per questo, ci sono molte tecniche e strumenti affidabili, come il monitoraggio dei social, la richiesta di feedback o la proposta di survey.

Il risultato sarà duplice: migliore comprensione del pubblico e incremento della soddisfazione delle persone che sentono le loro opinioni ascoltate.

I sistemi di Marketing Automation aiutano le aziende

  • a realizzare le attività per comprendere meglio il proprio pubblico
  • a inviare a ciascuna persona le informazioni di maggior interesse, al momento giusto
  • a misurare il successo delle campagne di marketing e vendita controllando le interazioni con i clienti e potenziali clienti, misurando la capacità di creare un flusso di contatti utili, le vendite e la fedeltà dei clienti

SCRIVICI per saperne di più

 

Content Marketing: parliamone a SMAU 2016

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Marketing dei contenuti: informazioni o emozioni?
Workshop gratuito

Le regole del Content Marketing prevedono che le aziende e i professionisti per promuoversi creino e pubblichino contenuti sul proprio sito web e in rete.

  • Cosa pubblicare?
  • Dove e come pubblicare?
  • Il pubblico di riferimento cerca informazioni, esperienze o emozioni?
  • Scrivere “in proprio” o far scrivere da altri?

Riuscire a conquistare l’attenzione e il coinvolgimento dei lettori nasce dalla risposta a queste domande.

Scopriremo nel workshop alcuni casi di successo e ragioneremo insieme sul significato di Inbound Marketing e “cattura” del cliente

Ci vediamo a Smau Milano il 27 ottobre 2016 alle ore 11.00 a FieraMilanoCity.
Ingresso Gratuito. Link alla registrazione

Pokemon Go: come rendere la Realtà Aumentata la normalità!

Vi segnaliamo questo articolo pubblicato sul sito SocialContent.marketing sulla utilità di questo gioco per rendere la Realtà Aumentata una tecnologia famigliare e diffusa tra i giovanissimi, a grande vantaggio anche del Content Marketing!

Leggi

Con Pokemon GO la Realtà Aumentata entra nella nostra vita e .. nella tazza del latte!

Link

Internet of Things & Content Marketing

Cominciamo dalla definizione di Internet delle cose (IoT)
Una rete di apparati, componenti, strumenti che comunicano e scambiano dati tra di loro e con le persone che li controllano ed utilizzano. Stiamo parlando di sensori di macchine, componenti, elettrodomestici, automobili, apparati di diagnostica, apparecchi wereable, cioè sempre con noi.

Vi è più chiaro del perchè sosteniamo che l’internet degli oggetti  (IOT) influenzerà sensibilmente  l’esperienza del cliente? Il  frigorifero può allertare il cliente per problemi di temperatura o scadenza del cibo. Il braccialetto smart può allertare in caso di parametri fisici errati, un’etichetta di un vino può trasportare l’appassionato di vino nella vigna di produzione grazie alla realtà aumentata, La Smart TV può avvisare dell’intrusione di persone in casa.

Questa connessione e interazione tra apparati e utilizzatori o controllori deve far interrogare i content marketer sul loro nuovo ruolo di produttori di contenuti ed emozioni.

colpisce le punti di contatto (punti di contatto tra il cliente e l’azienda) e il percorso del cliente, e si richiede di sviluppare nuovi messaggi per il consumo dei clienti in base al dispositivo clienti sono provenienti da.

La Customer Experience nell’Era dell’Internet of Things viene influenzata in particolare da 4  fattori:  

Ambiente e prossimità ai dati:
è possibile condividere contenuti con i consumatori in base a fattori come la posizione, il tempo, e l’interazione con i prodotti. I fornitori, per esempio, ipossono inviare messaggi mirati su cosa indossare o mangiare per combattere il caldo.

Informazioni Location-based:
Il GPS è il sistema più diffuso per la localizzazione di persone e cose; un altro modo per sfruttarlo è usare i dati di posizione e vicinanza del cliente al prodotto stesso. Le aziende possono guidare i clienti per trovare prodotti vicini e influenzare la scelta creando emozioni specifiche in fase di scelta, in negozio.

I dati di monitoraggio:
Il prodotto può monitorare e inviare una varietà di dati dal dispositivo stesso sul comportamento d’uso. Questo ha forte impatto nella elaborazione di progetti di customer care efficaci.

News e Informazioni aggiornate:
Le aziende possono avvisare gli utenti con annunci di novità, emergenze, opportunità attraverso i dispositivi in tempo reale. Tali avvisi forniscono un servizio pubblico fondamentale per l’utente.

Se per noi è tutto molto chiaro, l’auspicio è che le aziende comprendano come un buon content marketing nella relazione tra gli utenti e gli oggetti intelligenti, connessi dall’Internet of Things, possa creare un vantaggio competitivo interessante.

Donatella Ardemagni – www.39marketing.it

 

7 idee per usare bene Facebook nel Business to Business

Ecco alcuni consigli veloci per l’uso di Facebook dedicati alle aziende che lavorano nel business to business.

  1. Valuta il momento migliore per pubblicare i post: potrebbe non essere quando te lo aspetti.

Se nella comunicazione per i clienti finali (consumer) la domenica e l’intervallo tra le 10.00 e le 23.00 sono i migliori momenti, nel settore business to business le statistiche medie lasciano pensare che i primi tre giorni della settimana lavorativa e l’intervallo tra le 15.00 e le 21.00 siano gli orari migliori. E voi avete mai controllato su Facebook Insight le performance dei post in base al giorno e all’ora di pubblicazione? Provate a fare qualche valutazione.

  1. Non usare gli hashtag su Facebook.

Ci sono social media che “apprezzano” l’uso degli hashtag (Twitter, Google+, Instagram, Pinterest) quelli che non li “premiano” (Facebook e LinkedIn).

Capiamoci bene: non è dannoso usare il #, semplicemente è chiaro che se un cliente legge un post su Facebook in cui trova un hashtag percepirà quel contenuto più commerciale di quanto farebbe senza trovare # e probabilmente lo condividerà più volentieri.

E’ una questione di valutazione “psicologica” perché in realtà segnalare con l’ hashtag una parola chiave aiuta anche a intercettare l’interesse di nuovi lettori.

  1. Meno è più.

I Social Media sono sintetici. Al di là delle limitazioni di Twitter, anche su Facebook è meglio limitare la lunghezza dei post, inserendo link che portino al sito web o al blog.

Le statistiche suggeriscono di mantenere i messaggi di Facebook in 200-250 caratteri, al massimo, per ottenere coinvolgimento e interazioni.

  1. Usa Facebook Live.

Consigliato per: la sua immediatezza, il trattamento preferenziale riservato da Facebook in termini di visibilità, l’immediatezza delle notifiche ai Fan.

Non importa se non avete grandi mezzi e grande tecnica : Vai in diretta!

  1. Usa il brand e sovrascritte nei video caricati.

Quando prepari un video da caricare su Facebook ricorda di includere il marchio dell’azienda nella ripresa e pensa a sottotitoli evidenti. Ricorda che il video partirà sempre senza audio, e per attirare l’attenzione devi usare lo scritto!

  1. Facebook è visto da cellulare.

Oltre il 90% degli utenti di Facebook accede tramite dispositivo mobile, e oltre la metà degli accessi avviene solo da cellulare. Pertanto, quando progetti video e post per Facebook testane il funzionamento per una visualizzazione ottimale via telefonia mobile.

  1. Inizia a profilare i Fan

I Social Media sono ormai maturi per essere gestiti come canali di marketing più consolidati come l’e-mail marketing. Cerca di segmentare i Fan in gruppi per interesse o caratteristiche demografiche e crea post “mirati” per avere un numero di conversioni migliore.

E tu ottieni i risultati giusti dalla tua pagina Facebook?

 

Social Selling e Content Marketing per e-commerce di successo

In rete gli e-commerce sono tantissimi, ahimè non tutti di successo!

Cosa manca? talvolta nascono da improvvisazione e da tentativi non pianificati con cura; talvolta da un’idea di vetrina prodotti tutta basata sulle funzionalità e poco sull’emozione; talvolta restano in rete senza “ascoltare” le necessità dei futuri clienti!

in questa presentazione realizzata come ContentHub a Smau Torino 2016 con Giada Cipolletta abbiamo provato a mettere in evidenza come il Content Marketing e l’uso dei Social Media (Social Selling) possano dare il giusto propellente alla vendita online attraverso e-commerce.

Buona Lettura!

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Marketing in Cina: Dove mobile e contenuti di marketing stanno guidando il cambiamento

[tradotto da un articolo di Steven Chang]

Il Marketing digitale in Cina è ancora nelle sue fasi iniziali rispetto alle aspettative che abbiamo in Italia e in Europa.

In confronto agli Stati Uniti o ai Paesi Europei, il marketing come strumento di vendita deve ancora sviluppare la propria maturità strategica, necessaria per avere successo a livello internazionale.

Tuttavia, il mercato in Cina sta evolvendo rapidamente, assumendo le proprie dimensioni spingendo sempre più persone a connettersi in rete e sui social, attraverso device mobili.

Secondo una ricerca CNNIC dello scorso anno, la Cina ha circa 668 milioni di utenti Internet rispetto a circa 279 milioni negli Stati Uniti; tuttavia questo rappresenta un tasso di penetrazione di circa il 49% di tutta la popolazione, rispetto all’ 87% della popolazione degli Stati Uniti.

La differenza è ancora più marcata quando si passa a controllare i numeri di accesso alla rete con gli smartphone: circa il 90% dei netizen cinesi rispetto a circa il 57% negli Stati Uniti.

Ma non è tutto. Se per gli utenti occidentali funzionano efficacemente le pubblicità online per mobile basate su annunci con una call to action focalizzata sul “Clicca Qui”, in Cina la tradizione dei social a partire da WeChat, ha abituato gli utenti a call to action basate sulla funzione “shake”. E per avere successo è necessario adeguarsi a questa modalità.

In Cina, il mobile sta diventando la piattaforma dominante per l’utilizzo di Internet soprattutto da parte delle generazioni più giovani – gli utenti di internet nati dopo il 1990 spendono una media di 234 minuti al giorno su internet tramite dispositivo mobile.

Questo aumento di cinesi che vivono la loro vita attraverso i dispositivi mobili è andato di pari passo con l’incremento della domanda di contenuti (content marketing adattivo mobile). In un circolo virtuoso, c’è da dire che producendo contenuti per il mondo mobile, si ha la possibilità di raccogliere dati sugli interessi degli utenti per migliorare la personalizzazione e il targeting.

Quello che emerge immediatamente è la grande dispersione degli utenti su piattaforme diverse, diventa quindi essenziale

  • consolidare tutte le potenziali fonti di dati per costruire un quadro del pubblico totale.
  • creare un ritratto dei consumatori sulla base dei dati acquisiti tramite mobile e sociale e-commerce.
    Questo può includere dati quantitativi come la demografia, l’ubicazione e le preferenze per l’accesso ai canali; ma anche qualitativo in base al tipo di contenuti ricercati e apprezzati.

Questi vengono poi utilizzati per la progettazione di nuove campagne più consapevoli e mirate.

Questo approccio integrato è importante per il successo in Cina di oggi. Un mercato così vasto deve poter essere controllato e classificato, agire per istinto o senza una strategia è più che dispersivo. E’ assolutamente inefficace.

La crescente competizione per l’attenzione attorno al mondo Mobile significa mirare a gruppi di pubblico specifici per realizzare campagne di successo.

Aspettiamo i vostri commenti!

How To Market Your Small Business Via The World Wide Web

Marketing has and will forever have a huge role when it comes to business success. If a business cannot adapt quickly, it is bound to suffer. Expensive per-customer acquisition rates, high customer turnover numbers, and volatile sales data month over month are only few of the many effects that poor marketing strategy and execution can bring. Here’s how online marketing can help you and how to use it effectively to market your brand.

How Important is Online Marketing

74 percent of small businesses surveyed were found to have a website of which 56 percent have a responsive website design. These statistics are only the tip of the iceberg and just goes to show how important appropriate online marketing strategies and standards are to a business owner. In addition to these numbers, 32 percent of small business owners surveyed say that online marketing is powerful when it comes to attracting customers.

Marketing Your Business

Blog: Blogging is a great way to market your brand as it provides clients and investors with informative and unbiased content. People tend to respond more positively with content that does not feel too sales-ish. Try to blog at least twice per week to gain more traffic for your site from major search engines, such as Google and Bing.

Social Media: Facebook, Twitter, and other social networking websites can work wonders for your business if leveraged properly. According to experts, these platforms generate as much as double the marketing leads of traditional platforms, like trade shows and direct snail mail. When going into the social networking scene, choose a platform wherein majority of the user base fits your criteria for a customer.

Email Marketing: Another staple in the few key strategies for online marketing success, email messages can have a long-lasting impact for your brand. Integrate it with other marketing campaigns to maximize its potency. For instance, if you are hosting a Facebook-based contest, you can tap into your email subscription list to increase the number of participants in the said contest.

Webinars: Hosting free webinars are popular, especially for today’s generation of people. It’s a great tool for engaging with prospects and existing customers and, at the same time, increasing your leads. Make sure to provide genuine information that the user can act on afterwards. Luring them in just to market your brand will earn you a bad reputation among your customer base and industry.

Other Tips To Try Out

Polish all the aforementioned strategies above by continuously learning the craft. For instance, when it comes to owning a business website, update it regularly so that it can be easily accessed via mobile phone. Optimize the site for local searches as well. If your company only does business within the U.S., it doesn’t make sense for people in China or Brazil to see it from their search queries.

Summary

Billions of dollars are spent on digital advertising per year. As consumers and partners slowly transition to the World Wide Web for their product and service needs, companies must adapt accordingly to capitalize on the technological advantages offered by online marketing and to compete at the highest level possible.

Christopher S. is an avid blogger from Tulsa, Oklahoma who is passionate about encouraging safety in the Tulsa community while working with the Gorospe & Smith Tulsa Personal Injury Lawyer Firm.

Dal Content Marketing all’Adaptive Content Marketing: la giusta prospettiva

Grandi aziende e piccole imprese in ugual modo hanno ottenuto enormi risultati (in termini di contatti e incremento delle vendite), grazie ad una strategia ragionata di content marketing.

Ora però è necessario che il content marketing si trasformi in Adaptive Content Marketing per poter essere vicino ai clienti e convincente su tutti i canali di comunicazione, scambio e interazione.

Un metodo efficace di one-to-one marketing.

L’Adaptive Marketing serve a offrire un’esperienza utente personalizzata, con contenuti che possono adattarsi non solo nell’aspetto (come nei contenuti responsive) ma nella sostanza – in base a certi fattori come

  • Il Dispositivo: sistema operativo, dimensioni dello schermo (cellulare, tablet, desktop) risoluzione dello schermo, connettività (4G, wifi, ecc)
  • Il Contesto: il tempo, la posizione, la concorrenza, il mercato
  • Il Target: le così dette “Personas”: che si differenziano per stadio di interesse all’acquisto, età, sesso, relazioni, necessità, ecc..

Il successo dell’Adaptive Content Marketing nasce dalle risposte a questa domanda che tutte le aziende devono farsi: Come i miei contenuti possono adattarsi a questi fattori?

Creare i proprio Content marketing Plan secondo la strategia Adaptive significa creare contenuti che, una volta elaborati, possano essere riutilizzati in diverse situazioni e scenari.

Vediamo come:

  1. Contenuto strutturato
    I contenuti non consistono più in “pagine”, ma sono oggetti, ognuno dei quali dovrebbe essere considerato un pacchetto di elementi predefiniti. Per ogni componente strutturale, il piano di content marketing a livello di progettazione dovrebbe tenere conto di come deve essere visualizzato in tutti gli scenari.
    Ad esempio, se partiamo da un video come oggetto, potremmo avere un testo descrittivo o una trascrizione per gli scenari in cui il video non può essere visualizzato o per introdurlo e per catturare l’attenzione.
  1. Presentazione di contenuti indipendenti
    Dobbiamo separare il contenuto dalla sua presentazione, andare oltre e liberarci della mentalità WYSIWYG.
  1. Contenuti riutilizzabili
    Abbiamo bisogno di un’unica fonte di contenuti e di un sistema di pubblicazione basato su scenari in modo da presentare il contenuto in modo nativo in ciascun media e ambiente diverso(dispositivo, la risoluzione dello schermo, la velocità di connessione, ecc).

Il nuovo acronimo da imparare diventa COPE “Create Once, Publish, Everywhere”

Non si può parlare di Adaptive Content Marketing senza comprendere a fondo l’Omnichannel Publishing: l’approccio multi-canale di vendita che offre al cliente un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità tra punto vendita digitale e fisico, negozio e e-commerce, sito e social media, computer e smartphone, ecc…

Da non confondere con il Multichannel marketing che rappresenta il punto di vista dell’azienda in base al quale vengono scelti i vari canali o punti di contatto per coinvolgere i clienti.

L’Omnichannel Marketing mette al centro la considerazione della esperienza del cliente e del suo punto di vista attraverso i diversi mezzi di comunicazione e di relazione fisica o digitale.

E voi siete pronti per l’Adaptive Content Marketing? Sono sicura di si, ma in caso contrario sono a disposizione per suggerimenti e idee Contatti

 

Online Reputation Management: la gestione delle recensioni negative

 

Le recensioni online sono il “terrore” delle aziende che decidono di includere i social network nel loro piano di content marketing, ma non c’è da avere paura.

Le Recensioni online sono la voce della vostra clientela, esprimono i pensieri sulla vostra attività, e prima o poi capiterà che un cliente scriverà una recensione negativa.

A questo punto sorge sempre il dubbio: cancello il commento?, lo ignoro?, rispondo?

Purtroppo molto spesso la decisione è quella di ignorare i commenti e i feedback dei clienti.

In realtà le Best Practice dimostrano senza dubbio che rispondere ai commenti negativi e alle recensioni aiuta a minimizzarne il danno.

Ma come si fa a rispondere alle recensioni feroci?
La tattica vincente in 3 mosse

Fase 1: accettate l’errore e chiedete scusa

La recensione negativa è visibile a tutti, meglio ammettere; negare fa sembrare arroganti.

Le risposte ai commenti negativi sono le più lette, ecco perché è bene apparire “umani” e corretti. Essere calmi, gentile e interessati alla risoluzione della causa del reclamo.
La parola chiave qui è l’ascolto della lamentela e dei motivi (veri) che la sostengono.

Fase 2: spiegate il vostro punto di vista

Non è sempre vero che “il Cliente ha sempre ragione” quindi, se possibile cercate di spiegare la vostra posizione in modo chiaro sui social, ma poi cercate il dialogo con il singolo cliente anche oltre la “piazza virtuale”. Chiedete di potervi parlare per mail o telefono per un confronto puntuale one-to-one.
La parola chiave qui è Dialogo con il Cliente e comprensione delle sue aspettative

Fase 3: offrite una soluzione per risolvere il problema

L’ascolto dei reclami dei clienti serve a migliorare il servizio dell’azienda, individuare il modo con cui rispondere e recuperare la situazione aiuta a creare nuovi servizi e nuove opportunità.
La parola chiave qui è Creatività 

E ora qualche consiglio generare sulla gestione delle risposte alle recensioni e ai commenti negativi:

  • siate brevi, nessuno ha tempo di leggere lunghi saggi di scusa
  • prendetevi il vostro tempo, se un commento vi fa arrabbiare non rispondete d’istinto.
  • siate sempre cortesi e precisi, mai arroganti
  • mostrate l’impegno dell’azienda nella soddisfazione del cliente

L’ Online Reputation Management si presenta come un lavoro da considerare con attenzione, ma certamente non impossibile da affrontare. L’importante è considerare che quello che accade OGGI, avrà certamente influsso sulla reputazione di DOMANI, e quindi valutare con attenzione come affrontare ogni situazione.

Buon lavoro!

Personal Reputation con Slideshare

Molto spesso mi capita di parlare, soprattutto con professionisti, che lamentano la difficoltà di far emergere la propria professionalità in rete. Spesso si affidano ad un uso non mirato e pianificato di social media generalisti come Facebook, trascurando le piattaforme più legate al business come LinkedIn e soprattutto Slideshare.

Slideshare, dopo LinkedIn,  è il social network più focalizzato nel promuovere l’ambito professionale di ciascuno di noi ed è una grande opportunità per raggiungere diversi obiettivi, purtroppo però è ancora troppo sottovalutato.

Slideshare è una piattaforma simile a YouTube, ma pensato per la pubblicazione e condivisione di  diapositive in vari formati come .ppt, .pdf, Keynote o OpenDocument. È possibile caricare le presentazioni e decidere di renderle pubbliche o private, visibili direttamente sulla piattaforma o incorporate (embedded) in altri siti.

Slideshare consente a professionisti e ad aziende di:

  • Crearsi un proprio pubblico targettizzato
  • Migliorare la propria reputazione online come professionisti ed esperti di settore
  • Incrementare il traffico verso il sito web
  • Generare nuovi contatti commerciali

Naturalmente l’entità dei risultati dipenderà dalla qualità del contenuto di ogni presentazione pubblicata, ma risultati arriveranno comunque.

L’anno scorso, più di tre anni dopo essere stato acquisito da LinkedIn, Slideshare ha cambiato nome diventando LinkedIn Slideshare e migliorando la connessione tra i due social network, in modo da poter aggiungere facilmente le presentazioni Slideshare al profilo personale di LinkedIn.

Slideshare include anche funzionalità tipiche dei social network come: descrizione,  commenti, Mi piace, e valutazione.

Nel 2015 Slideshare ha registrato oltre 70 milioni di visitatori al mese e 38 milioni di utenti registrati, tanto che secondo le ricerche condotte da Social Media Examiner, Slideshare è all’ottavo posto in classifica tra i social network più utilizzati.

Slideshare in realtà ottiene 500% in più di traffico utile per il marketing B2B rispetto a Facebook e Twitter.

Slideshare, infatti, è un social network dotato di un proprio pubblico:

  • il 20% dei visitatori su Slideshare provengono direttamente da Google, perchè i contenuti pubblicati in Slideshare sono ben indicizzati da Google stesso. Le presentazioni spesso ottengono un ranking molto alto nei risultati di ricerca  e quindi aiutano moltissimo a convogliare traffico utile alla presentazione prima e al sito web successivamente.
  • Slideshare, inoltre, ha un proprio algoritmo interno di ricerca, tanto che molti utenti cercano informazioni direttamente in Slideshare.

Ottimizzare le presentazioni in fase di caricamento in Slideshare

Approfittare dell’indicizzazione delle presentazioni Slideshare in Google è un buon punto di partenza, ma lavorando su alcuni elementi è possibile incrementare ulteriormente la visibilità dei contenuti pubblicati.
Come per ogni caricamento di post sui social bisogna:

  • Includere le parole chiave più importanti all’inizio della descrizione della presentazione
  • Collegare all’account Slideshare gli altri  profili sociali aziendali
  • Inserire le parola chiave principale nel titolo della presentazione
  • Indicare nella descrizione il sito web su cui approfondire e le informazioni di contatto

Inoltre, segnaliamo che Slideshare offre anche alcune funzioni di lead generation.
Ad esempio, usando l’opzione per cui le persone possano scaricare solo la presentazione dopo aver lasciato il loro indirizzo di posta elettronica, genera una lista di nuovi contatti commerciali.

Non pensate di dover creare un numero illimitato di presentazioni con un numero infinito di diapositive. Non è necessario! Le analisi hanno mostrato che le presentazioni più lunghe non sono quelle che generano migliori risultati. Una presentazione di 10 slide ben fatte può generare un gran numero di contatti!

Slideshare di 39Marketing

Aspettiamo le tue domande su come usare al meglio Slideshare!

Il #buongiorno di 39Marketing – 15 – il risveglio del Content Marketing

Sabato 7 maggio


Venerdì 6 maggio


Giovedì 5 maggio


Mercoledì 4 maggio


Martedì 3 maggio


Lunedì 2 maggio

Segui @39webmarketing su twitter

Il #buongiorno di 39Marketing – 14 – il risveglio del Content Marketing

Sabato 30 aprile


Venerdì 29 aprile


Giovedì 28 aprile


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Scrivere online: giornalismo e content marketing. Incontro con Peter Gomez

Il 7 maggio si è svolto a Milano il Corso dal Titolo “giornalismo in rete – scrittura per il web” tenuto da Peter Gomez, direttore della testata IlFattoquotidiano.it

Il Corso, organizzato a Milano nell’ambito del Progetto Il Fatto SocialClub, dalla scuola di formazione Emiliano Liuzzi, è stato davvero molto interessante e una volta di più ha mostrato come Giornalismo e Content Marketing abbiano molti punti in comune.

Peter Gomez, avendo intuito già anni fa che il giornalismo in rete sarebbe stato il futuro della professione, è oggi un importante esperto di comunicazione online e di giornalismo d’inchiesta e in questo caso aggiungiamo docente perfetto nella capacità di raccontare attraverso esperienze reali.

Scrivere Notizie e Scrivere per promuovere un’azienda, un prodotto o una persona cosa hanno in comune?
Raccontare un contenuto, informare, catturare l’attenzione e talvolta suscitare una emozione.

Tante le riflessioni emerse durante l’incontro, ma certamente la principale per chi si occupa di Content Marketing, è che il giornalista, così come l’autore di testi marketing, nella produzione dei contenuti per la rete debba essere consapevole di come funzioni la comunicazione online, delle opzioni possibili offerte dagli strumenti tecnici (editor Html e Cms), delle modalità con cui si crea il traffico in rete e si ottiene l’indicizzazione.

La padronanza del mezzo tecnico, con cui produrre e diffondere i contenuti diventa, quindi, fondamentale, tanto quanto il contenuto stesso, che altrimenti rischia di rimanere isolato e “sterile”.

Il contenuto non è più l’unico aspetto da gestire, ma è l’insieme di ciò che il contenuto stesso produce: l’impaginazione, la diffusione, la lettura compresi i commenti e le interazioni che esso produce e innesca.

La lezione di Peter Gomez non si è fermata a riflessioni teoriche, ma è scesa anche in dettagli operativi, semplici ma assolutamente utili, da condividere con voi lettori di ContentHUB.

Il contenuto delle notizie deve rispettare alcune regole fondamentali per riuscire ad essere efficace

  • Ogni pezzo dovrebbe esprimere un solo concetto, per non mettere a dura prova l’attenzione del lettore
  • Teoricamente ogni riga del contenuto dovrebbe esprimere “una notizia”, cioè essere di interesse per il lettore da non sommergere da aggettivi e frasi inutili
  • Utilizzare frasi corte con pochi aggettivi e pochissime subordinate. Se questa era già una regola d’oro per la scrittura di testi su carta stampata, per il digitale dove la lettura è più difficile diventa una norma ancor più vera
  • Non esistono indicazioni fisse per la lunghezza di un post, di un articolo e di un testo in generale. La lunghezza giusta è, secondo la regola del buon senso, quella “giusta per dire tutto”
  • Nella stesura dei contenuti è possibile che siano necessari link di approfondimento di singoli aspetti o termini. Un bilanciamento corretto nel rapporto numero di link / testo scritto può essere: in uno scritto di 3500 battute massimo 3 link esterni
  • Il post deve avere struttura piramidale: un attacco che indichi il “Chi, Cosa, Come, Quando, Perché” e un successivo sviluppo in dettaglio.
  • Lo stile di scrittura deve certamente essere brillante per mantenere l’attenzione, ma prima di tutto deve essere chiaro e comprensibile anche per i “non addetti ai lavori”

Rendere chiaro qualsiasi argomento è il compito del giornalista, ma anche del content marketer

  • Per ottenere il massimo da un Contenuto, l’ideale è scriverlo e poi lasciarlo decantare per qualche minuto, riprenderlo a mente fredda e correggerlo leggendolo ad alta voce.
  • Compito di chi scrive è dare valore al contenuto, elevandolo dalla semplice Informazione che sostanzialmente significa proposta di news accessibili a tutti, aggregate in modo acritico, al giornalismo, in cui si riesce a far emergere quel “qualcosa in più” che non è a disposizione di tutti. Non si tratta di essere grandi autori ma semplicemente aggiungere informazioni a complemento. Anche quando si prendono notizie dalle Agenzie è importante rielaborarle e arricchirle sfruttando altre fonti e gli archivi di notizie
  • Il Contenuto può essere una notizia, per sua natura vera se si sono controllate le Fonti, oppure una opinione. Sul fatto che la rete sia il paradiso degli opinionisti credo che siamo tutti d’accordo, importante è saper come comunicare le proprie opinioni in modo che siano efficaci: pensare alla struttura del testo che includa già le obiezioni prevedibili e le smonti in modo preventivo.

Cosa ne dite? Siete d’accordo con noi che giornalismo e content marketing siano attività simili che nascono dalla curiosità dell’autore, dalla capacità di scrivere e raccontare in modo semplice un argomento anche complesso, di suscitare attenzione e interesse, di creare un legame di fiducia con il lettore?

Guest Post Blogging la migliore forma di Content Marketing

Buona settimana!

Oggi ti invito a navigare dal Blog verso il mio nuovo post pubblicato su ContentHUB dedicato ala Guest Post Blogging, una delle principali attività del Content Marketing e della condivisione di contenuti di valore.

Spero chi piaccia e ti faccia venire qualche idea interessante Leggi Tutto

Il #buongiorno di 39Marketing – 13 – il risveglio del Content Marketing

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